La montagna non va mai in vacanza:
Quando la stagione sciistica finisce e le ultime tracce di neve si sciolgono al sole primaverile, in molti si chiedono: Ma cosa fanno i maestri di sci durante l’estate? Se anche tu hai pensato che “spariscano” fino a dicembre… beh, la realtà è molto più interessante. I maestri di sci non si fermano mai davvero: vivono la montagna 12 mesi all’anno, si allenano, lavorano e si preparano con passione per la stagione successiva. In questo articolo ti raccontiamo cosa succede fuori dalle piste, tra sport, formazione e nuove avventure.
Alle 7 del mattino, Marco – maestro di sci sulle Dolomiti – non stringe più gli scarponi. Allaccia il casco da mountain bike, controlla le gomme, sorride. La stessa energia con cui a gennaio affrontava una pista nera, oggi la spende su sentieri sterrati che tagliano la valle. “La libertà è la stessa,” racconta. “Cambiano solo i rumori.”
Perché quando la neve si scioglie, i maestri di sci non scompaiono. Cambiano pelle, passano all’altra faccia della montagna. E oggi, vogliamo raccontarvelo.
Le ruote al posto degli sci: sport estivi e adrenalina
Molti maestri continuano a vivere la montagna anche in estate. Marco, per esempio, lavora come guida MTB tra i boschi del Trentino: “Mi alleno e accompagno gruppi sui trail. Il lavoro cambia, ma resta la voglia di far vivere la montagna.”
Altri si cimentano con l’arrampicata, il trail running o l’accompagnamento escursionistico. Silvia, maestra sulle Alpi Marittime, ci racconta: “Camminare d’estate è il mio modo per ritrovare un equilibrio. Dopo una stagione intensa, la montagna silenziosa mi ricarica.”
L’altra professione: tra rifugi, turismo e formazione
Oltre allo sport, alcuni maestri si reinventano in rifugi alpini, reception di strutture ricettive o organizzatori di camp estivi. Per molti, è anche il periodo ideale per aggiornarsi. Il mondo della neve evolve, e la formazione non si ferma.
“Ho seguito un corso per specializzarmi nell’insegnamento ai bambini,” ci dice Luca, maestro in Val di Fassa. “D’estate ho più tempo per studiare e migliorarmi.”
Ghiacciai e neve perenne: per chi non vuole smettere mai
Per i più appassionati, la stagione non finisce davvero mai. Sui ghiacciai dello Stelvio, a Hintertux o a Zermatt, le lezioni continuano anche tra giugno e agosto. “Insegno sul ghiacciaio dello Stelvio. Le giornate sono lunghe e l’atmosfera rilassata. Mi permette di affinare la tecnica con pochi allievi alla volta,” spiega Martina.
Relax, ma con un occhio al futuro
Molti approfittano della pausa per stare con la famiglia, fare un viaggio o semplicemente… riposare. Ma sempre con lo sguardo rivolto all’inverno che verrà. “Mi basta una pioggia forte in agosto per iniziare a pensare alla prossima stagione,” sorride Andrea, maestro sulle piste di Sestriere.
La connessione con gli allievi non si spegne
“Mi scrivono anche d’estate: ‘Maestro, mi consigli un esercizio per migliorare l’equilibrio?'” racconta Laura. I maestri più affezionati mantengono il legame con chi hanno allenato in inverno. Alcuni iniziano a organizzare già a settembre le prime prenotazioni.
Oltre la neve, c’è passione
I maestri di sci sono molto più di semplici tecnici della neve. Sono educatori, sportivi, amanti della montagna a 360 gradi. D’estate, cambiano ritmo ma non missione: continuano a guidare, ad ascoltare, a insegnare.
E quando il primo freddo tornerà a imbiancare le cime, saranno pronti. Con la stessa energia, la stessa pazienza, la stessa passione.
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